Tradizioni
15 AGOSTO
Festeggiamenti in onore di
Maria SS. della Stella
i festeggiamenti patronali rappresentano ogni anno una gioiosa occasione di incontro e di condivisione.
Il 15 agosto di ogni anno, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, Pedagaggi festeggia solennemente la propria patrona, Maria Santissima della Stella, il cui titolo trae origine dal considerare la madre di Cristo fulgente come una stella.
Secondo la tradizione, il culto per la Madonna della Stella si sarebbe diffuso tra gli abitanti della piccola frazione di Carlentini probabilmente nella seconda metà del XVIII secolo grazie alla devozione di alcuni operai provenienti dalla vicina Militello Val di Catania, cittadina della diocesi di Caltagirone dove Santa Maria della Stella è festeggiata come patrona l’8 settembre, che si recavano a Pedagaggi perché impegnati nei lavori di restauro della chiesa finanziati dal principe Branciforte.
Tantissimi emigrati, fanno ritorno in paese dall’estero e da molte regioni italiane per assistere alle celebrazioni e riabbracciare i propri familiari.
Da alcuni anni, grazie all’iniziativa del parroco don Gianni Tabacco, il 14 agosto è la «giornata degli emigrati»: dopo la Messa vespertina si svolge il rito della benedizione e dell’affidamento alla Madonna di tutti gli emigrati pedagaggesi.
Tra gli appuntamenti che precedono i solenni festeggiamenti patronali del 15 agosto, giorno in cui il simulacro di Maria Santissima della Stella viene portato in processione per le vie principali del paese, anche le giornate dedicate ai bambini nati nell’anno e alle coppie che hanno celebrato il loro matrimonio negli ultimi dodici mesi.
San Giuseppe
Oltre ai riti natalizi e pasquali, anche la tradizionale festa in onore del patriarca San Giuseppe, con la vendita all’asta dei doni offerti al santo, è per la comunità di Pedagaggi uno straordinario momento di partecipazione corale.
Anche per la piccola frazione montana di Carlentini, come per moltissimi altri luoghi, vale il principio secondo cui il perdurare delle strutture rituali, nonostante il cambiamento sociale, è da considerarsi come il risultato della necessità della comunità di riconoscersi attraverso la rinnovazione della festa quale momento fondante della propria appartenenza sociale e culturale.